Instagram e il suo blocco ai contenuti offensivi e allo spam

Instagram, come è risaputo, è uno dei social network più utilizzati al mondo ed è in continua ascesa.
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È sufficiente scattare una foto con lo smartphone direttamente dall’App di Instagram, applicare uno dei filtri presenti e pubblicare l’immagine.

Le parole giocano un ruolo meno importante rispetto agli altri social: se ne scrivono meno e spesso mancano del tutto. Sfortunatamente può capitare di ricevere commenti offensivi, senza contare il fatto che, come in ogni altro ambito della quotidianità, si può essere bersagliati dallo spam. Per combattere questi due fastidiosi fenomeni sono stati messi a disposizione due strumenti per filtrare i contenuti. Ecco di cosa si tratta.

La lotta contro i commenti offensivi

Chiunque usi i social network sa bene quanto sia diffuso il fenomeno dell’utilizzo di termini e frasi offensive o addirittura violente. Instagram non fa eccezione. Finora l’unica possibilità per intervenire era quella di segnalare il commento incriminato per farlo rimuovere. Adesso Instagram ha introdotto una nuova funzione per intervenire e risolvere questo fastidioso problema.

Occorre andare nella sezione Impostazioni del menù Opzioni e selezionare la voce Commenti. Si può decidere di attivare la funzione Nascondi commenti non appropriati. In pratica, Instagram ha creato un database di frasi e parole che comunemente vengono considerate offensive da parte degli utenti e che quindi, una volta abilitato il blocco, permette all’utente di non leggerle nei propri post.

L’archivio di questi termini si autoalimenta grazie al machine learning. Ciò significa che, grazie alle segnalazioni degli utenti, il software è in grado di imparare autonomamente le nuove parole da bloccare. Il fatto che questo blocco sia opzionale lascia piena libertà di azione all’utente che non desideri delegare da altri il controllo del proprio profilo. In più è prevista la possibilità di inserire manualmente un elenco di parole chiave da nascondere.

Instagram e lo spam

Diversa è la situazione che riguarda lo spam. L’utente non deve attivare nessuna opzione né fornire delle parole chiave da bloccare, come nel caso dei commenti offensivi. Per combattere lo spam, l’unica azione che si può compiere è quella di segnalare un’immagine come spam tramite il menù a tre puntini presente in alto a destra sulla fotografia.

Questa funzionalità si basa sul machine learning, esattamente come per i commenti inappropriati, ma non è ancora disponibile in italiano. Tale momentanea mancanza è spiegata dal fatto che il funzionamento del filtro si basa sulle analisi puntuali dei testi e delle segnalazioni effettuate dagli utenti, quindi non può bastare una semplice traduzione di un termine per rendere questo strumento efficace.

Col passare del tempo, i software dedicati alla lotta contro lo spam saranno in grado di combattere questo fenomeno con sempre maggiore efficacia.

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